Cara Posta, ma quanto mi costi?

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poste_rincariE’ inutile usare giri di parole: siamo sinceri, la comunicazione postale tradizionale sta scomparendo. Galeotti furono i media digitali, la posta elettronica, la telefonia, e chi più ne ha più ne metta. Neanche la posta raccomandata conserva più la stessa importanza, da quando la posta elettronica certificata è stata introdotta anche in Italia. Dove sono finite le cartoline illustrate, che con tanta poesia recapitavano i nostri saluti alle persone più care durante i nostri viaggi e soprattutto durante le vacanze estive? Tranne che per qualche appassionato, sono state sostituite dalle foto scattate con lo smartphone e inviate via WhatsApp.

Lungi da me l’intenzione di condannare le tecnologie digitali: sono una tecnologa, ed io per prima le utilizzo quotidianamente. Ma non posso e non voglio rinunciare al piacere di toccare, ricevere e inviare via posta nelle occasioni più significative una gustosa cartolina o uno scritto in busta accompagnati da una ricercata affrancatura: perché la comunicazione postale è arte, è amore, è fantasia. Se dovete inviare degli inviti per un matrimonio, li inviate forse via sms? Non credo proprio: li inviate via posta, scegliendo con cura il testo, la grafica, la carta… questo significa qualcosa.

Cara Posta, quanto mi manchi, ma, in effetti… quanto mi costi?
Effettivamente i continui rincari delle tariffe postali stanno facendo diventare la comunicazione postale un lusso: probabilmente da fine luglio 2015 le tariffe postali italiane subiranno un ulteriore aumento, come se non fossero sufficienti i già definiti 80 centesimi per inviare una cartolina in ambito nazionale. La data ufficiale dell’aumento non è ancora stata confermata da Poste Italiane, ma in ogni caso dal 25 luglio prossimo saranno già emessi i nuovi francobolli dotati della nuova tariffa. Presto infatti per acquistare una affrancatura per un invio nazionale entro 20 gr di peso bisognerà investire ben 95 centesimi.

Il precedente recente aumento tariffario risale a pochi mesi fa, quando le Poste Italiane hanno comunicato che a partire dal 1 dicembre 2014 la tariffa della cosiddetta posta prioritaria (ma perché chiamarla ancora così se non esiste più una posta ordinaria in alternativa?) sarebbe aumentata da 70 centesimi a 80 centesimi di euro. Non abbiamo ancora fatto in tempo ad abituarci a questa variazione, che c’è già un ulteriore rincaro di altri 15 centesimi, per una tariffa totale di 95, con un aumento complessivo del 35,72% in poco più di otto mesi. Vi sembra uno scherzo?

La politica tariffaria postale italiana non favorisce certo la rivalutazione dello scambio postale. Anzi, lo deprime. E’ ovvio che a fronte di una tariffa del genere, chi prima spediva per posta la cartolina delle vacanze, ora preferisce inviare una istantanea via WhatsApp, accompagnata da un fugace messaggio e da una emoticon ammiccante, che costa pressoché niente. Sigh!

A noi “nostalgici” non resta altro che il Postcrossing (che poi, tra l’altro, trattandosi di posta internazionale, adesso sarà ancora più costoso…).

© Maria Grazia Dosio CC BY-NC-ND 3.0 IT

Cara Posta, ma quanto mi costi?ultima modifica: 2015-06-11T16:05:28+02:00da mgdosio

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