Telegram vs WhatsApp: miti da sfatare

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Mi viene spesso domandato se, dal punto di vista della sicurezza, per la messaggistica multimediale mobile sia meglio utilizzare l’applicazione Telegram oppure WhatsApp. Ho pensato di postare qui qualche breve considerazione in merito, sperando possa essere utile a diverse persone.

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Diciamo subito che le due applicazioni offrono senza dubbio funzionalità differenti, e da questo punto di vista una applicazione non è migliore dell’altra: è solo una questione di preferenze personali.

Per quanto riguarda invece la sicurezza, circolano varie confuse leggende sulla ipotetica maggiore sicurezza di Telegram, ma si tratta in realtà di un mito da sfatare. Vediamo il perché.

WhatsApp utilizza sempre la crittografia end-to-end. Questo significa che il messaggio viene sempre criptato all’invio e decriptato alla ricezione, pertanto solo il dispositivo che invia e quello che riceve possono accedere al contenuto del messaggio. Sostanzialmente, WhatsApp sui propri server salva soltanto la data, l’ora e il numero di telefono, ma non salva nessun contenuto. Quindi, di default tutti i messaggi sono segreti, perché dopo essere stati criptati alla fonte, passano direttamente dal mittente al ricevente senza soste intermedie.

Diversamente da WhatsApp, Telegram permette all’utente di accedere ai messaggi da diversi dispositivi contemporaneamente, che siano smartphone, tablet o computer, condividendo un numero illimitato di foto, video, file, in quanto è un servizio che salva tutti i messaggi su un server remoto a cui il ricevente può accedere da qualsiasi dispositivo. Proprio per questo, di default in Telegram i messaggi non restano segreti dal mittente al destinatario, perché tutti vengono memorizzati sul cloud. La crittografia end-to-end, già utilizzata in WhatsApp, in Telegram è una opzione che può essere attivata a richiesta dell’utente solo all’interno delle cosiddette “chat segrete“: solo in questo caso i messaggi non verranno fermati sul server, e passeranno direttamente dal mittente al ricevente, ma non vi si potrà più accedere da dispositivi diversi.

La crittografia end-to-end è stata introdotta da WhatsApp solo nei primi mesi dell’anno 2016: prima di allora i messaggi non erano criptati, e non vi era la possibilità di attivare chat segrete. Pertanto, prima di tale data, Telegram poteva probabilmente essere considerato più sicuro, in quanto già offriva la possibilità di attivare le chat segrete. Ma oggi la situazione è sicuramente differente.

Per quanto riguarda il rischio dell’esistenza di falle nei sistemi, e quindi la possibilità che uno dei due o entrambi i sistemi possano essere violati da malintenzionati… beh, ragazzi, qui bisogna andare in fiducia sia per un’applicazione che per l’altra.

© Maria Grazia Dosio CC BY-NC-ND 3.0 IT

Telegram vs WhatsApp: miti da sfatareultima modifica: 2017-09-23T16:12:44+02:00da mgdosio

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