Settimia Spizzichino, tornata per raccontare

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LA DONNA NELLA STORIA FILATELICA ITALIANA
Aggiornamento N. 65.

Settimia Spizzichino (1921-2000) è stata tra le principali testimoni e memorie storiche della Shoah italiana, raccontando instancabilmente per anni l’orrore della deportazione vissuto nei campi di sterminio. Il Ministero dello Sviluppo Economico il 15 aprile 2021 ha voluto ricordarla nel centenario della nascita, dedicandole un francobollo (tariffa B) raffigurante un suo ritratto sullo sfondo di un filo spinato e dell’ingresso del Museo Nazionale di Auschwitz-Birkenau.

spizzichino

Catturata durante il rastrellamento del Ghetto ebraico a Roma il 16 ottobre 1943 all’età di 22 anni, fu deportata ad Auschwitz–Birkenau insieme alla madre, due sorelle e una nipote. Fu l’unica della sua famiglia e l’unica donna tra i 1022 arrestati a Roma in quella data a sopravvivere, facendo ritorno dopo la liberazione del campo avvenuta il 15 aprile 1945.

«Io della mia vita voglio ricordare tutto, anche quella terribile esperienza che si chiama Auschwitz. Per questo, credo, sono tornata: per raccontare»

Instancabile testimone della Memoria, le è stato altresì dedicato un complesso scolastico e il ponte noto come Cavalcavia Ostiense a Roma.

© Maria Grazia Dosio CC BY-NC-ND 3.0 IT

Settimia Spizzichino, tornata per raccontareultima modifica: 2021-04-15T10:33:21+02:00da mgdosio

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